A tre anni dall’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, il 24 febbraio 2025 è stato pubblicato il 16° pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia. Il nuovo quadro normativo si compone di più atti legislativi, che mirano a colpire l’apparato militare russo, le relative catene di approvvigionamento e i principali settori dell’economia russa. Gli atti essenziali sono:
- il Regolamento (UE) 2025/390 che modifica il Regolamento (UE) 269/2014 relativo ad azioni che compromettono l’integrità territoriale dell’Ucraina;
- il Regolamento (UE) 2025/395 che modifica il Regolamento (UE) 833/2014 in considerazione delle azioni della Russia nei confronti dell’Ucraina;
- il Regolamento (UE) 2025/398 che modifica il Regolamento (UE) 2022/263 in risposta all’annessione illegale di alcune zone dell’Ucraina.
Tali regolamenti entrano in vigore oggi, 25 febbraio 2025, il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Le principali misure adottate sono:
- inclusione di 74 navi della “flotta ombra” russa, che si aggiungono alle navi a cui è fatto divieto di accedere ed operare nei porti UE, in considerazione dell’attività di destabilizzazione svolta trasportando olii e petrolio russi, prodotti energetici e armi;
- ampliamento del numero dei soggetti listati in quanto coinvolti in attività che minano l’indipendenza, la sicurezza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Si tratta di 48 persone fisiche e 35 entità coinvolte in attività di supporto all’apparato militare russo e di elusione delle sanzioni;
- inserimento di restrizioni alle esportazioni verso 53 nuove entità che contribuiscono al rafforzamento militare e favoriscono attività elusive, 34 delle quali sono localizzate fuori del territorio russo;
- allargamento delle restrizioni all’esportazione in ambito dual use su prodotti ad elevato contenuto tecnologico, precursori chimici utilizzati per la produzione di agenti antisommossa, oltre a restrizioni all’invio di software utilizzati in macchine utensili a controllo numerico computerizzato CNC. I divieti all’esportazione riguardano anche i controller delle console videogame che potrebbero essere utilizzati per il pilotaggio dei droni UAV e una serie di altri prodotti industriali, chimici, dell’acciaio e articoli con possibile utilizzo militare;
- estensione delle restrizioni all’importazione di prodotti dell’alluminio primario di origine russa;
- misure di tipo finanziario;
- nuove misure sullo stoccaggio temporaneo di petrolio greggio e derivati nei porti dell’UE e sulla fornitura di servizi e tecnologia per progetti sulle infrastrutture del Gas Naturale Liquefatto GNL e sulla prospezione petrolifera;
- inasprimento delle restrizioni alla partecipazione di soggetti russi al capitale di aziende di trasporto dell’Unione Europea e misure che colpiscono le infrastrutture aeree, estendendo le proibizioni alla circolazione anche ai vettori di paesi terzi che effettuano voli interni in territorio russo.
Oltre al pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, è stato aggiornato anche il Regolamento (CE) 765/2006 concernente misure restrittive verso la Bielorussia: l’adozione del nuovo Regolamento (UE) 2025/392 amplia la lista dei prodotti e delle tecnologie a duplice uso di vietata esportazione e degli articoli che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia e introduce nuove persone fisiche e giuridiche nel novero dei soggetti listati. Il nuovo regolamento ricalca i divieti imposti verso la Russia e li estende nella quasi totalità alla Bielorussia.
Il team Customs Consultancy resta a vostra completa disposizione per ogni ulteriore informazione.