Nel maggio 2023 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il Regolamento UE 2023/1115, noto con l’acronimo EUDR (European Deforestation-free products Regulation), che istituisce una serie di misure allo scopo di ridurre al minimo il rischio di deforestazione globale e degrado delle foreste. Si tratta di un regolamento che mira a porre dei limiti alla conversione di foreste in aree ad uso agricolo, in altri tipi di foreste o in altre terre boscose.
Le misure dell’EUDR sono un tentativo di risposta ai preoccupanti dati diffusi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che evidenziano come dagli anni Novanta ad oggi siano scomparsi oltre 400 milioni di ettari di foreste, circa il 10 % del totale delle foreste del pianeta. Questa perdita influisce in modo rilevante sui cambiamenti climatici, sul riscaldamento globale e sulla riduzione della biodiversità. Al fine di ridurre l’impatto delle attività dell’Unione Europea sullo sfruttamento del suolo e delle risorse del pianeta, la Commissione ha individuato una strategia che mira a rendere più efficiente l’economia dei paesi membri, tutelando allo stesso tempo l’ambiente e la biodiversità.
Il Regolamento EUDR prevede il divieto di immissione nel mercato UE e di esportazione di prodotti che non siano conformi ai requisiti di legalità e sostenibilità previsti dalla normativa. I prodotti ad oggi interessati sono sette: soia, caffè, gomma, cacao, carne bovina, legno, olio di palma; sono però inclusi anche i prodotti da questi derivati o che li contengono.
L’entrata in vigore dell’EUDR era inizialmente prevista per il prossimo 30 dicembre 2024, ma è stata rinviata di dodici mesi con decisione del Parlamento UE del 14 novembre scorso per consentire alle aziende e alle autorità preposte di prepararsi adeguatamente. Il Regolamento UE entrerà in vigore in due step:
- 30 dicembre 2025 per i grandi operatori e commercianti;
- 30 giugno 2026 per le piccole e microimprese.
Il Parlamento ha inoltre adottato alcuni emendamenti che prevedono la creazione di una nuova categoria di paesi a rischio di deforestazione nullo, oltre alle tre categorie esistenti di rischio basso, standard e alto; i paesi identificati come ‘a rischio nullo’ verranno assoggettati a requisiti meno rigorosi. Tale meccanismo dovrebbe essere definito dalla Commissione UE entro il 30 giugno 2025.
Il Team Customs Consultancy resta a disposizione per approfondimenti.